Montepulciano è stata a ragione definita la perla del Cinquecento in quanto palazzi, chiese e decori riflettono il Rinascimento maturo e si susseguono in una sorta di museo a cielo aperto. L’artista che più ha influenzato l’architettura poliziana è senza dubbio Antonio da Sangallo detto Il Vecchio che, a partire dal 1518, realizzò il Tempio di San Biagio sul luogo dove sorgeva un’antica pieve. L’edificazione fu promossa persino da Papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, già educato alle lettere classiche da Angelo Poliziano, il grande poeta umanista nato in questa città.
L’orario indicato corrisponde all’apertura della sede museale. Il biglietto ha una validità giornaliera.
L’origine della chiesa è legata ad un evento miracoloso avvenuto il 23 aprile 1518 quando due fantesche, Antilia e Camilla, e un contadino di nome Toto, passando davanti all’affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e San Francesco, vi... leggi di più
L’origine della chiesa è legata ad un evento miracoloso avvenuto il 23 aprile 1518 quando due fantesche, Antilia e Camilla, e un contadino di nome Toto, passando davanti all’affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e San Francesco, videro che gli occhi della Vergine si muovevano come se fosse viva. Toto, di cui resta una statua in sagrestia, da quel momento impegnò tutta la sua vita a cercare elemosine per costruire la Chiesa. Questa ha una pianta a croce greca con cupola centrale e abside semicircolare, mentre sull’opposta facciata della croce, che deve considerarsi la principale, si ha la presenza di due campanili dei quali solo quello a sinistra risulta compiuto. Sia all'esterno che all'interno il Tempio è interamente rivestito in lastre di travertino che mostrano una colorazione ambrata. L’interno della chiesa ripete la stessa impressione di solennità architettonica che si riceve all’esterno, anche se gli altari risultano semplici e privi di arredi. L’unica parete corredata di numerosi elementi decorativi è quella corrispondente all’Altar Maggiore. Davanti alla chiesa si trova l’armonioso edificio della Canonica, con doppio loggiato, anch’esso progettato dal Sangallo ed eretto intorno al 1550. Il pozzo di fronte alla Canonica è stato, invece, realizzato tra il 1550 e il 1551 e presentava in origine due colonne con architrave in travertino.
nascondiTEMPIO DI SAN BIAGIO:
Ultimo ingresso trenta minuti prima della chiusura
Gli orari potrebbero subire variazioni a causa di celebrazioni religiose.
ORARI S.S. MESSA
Domenica e festivi ore 10,30
Il Tempio riapre al pubblico alle ore 12,00
OFFICINA DELLA CANONICA:
sabato e domenica dalle ore 10:30 alle ore 13:30 e dalle ore 14:00 alle ore 17:00
(ultimo ingresso trenta minuti prima della chiusura)
In auto:
Da Nord: percorrere l'Autostrada del Sole A1 e uscire a Valdichiana / Bettolle. Attraversare il paese di Bettolle e seguire le indicazioni per Torrita di Siena. Giunti a Torrita, al semaforo girare a sinistra in direzione Montepulciano.
Da Sud: percorrere l'Autostrada del Sole A1 e uscire a Chiusi / Chianciano Terme. Seguire le indicazioni per Chianciano Terme, attraversare il paese di Chianciano e proseguire in direzione Montepulciano.
Da Siena: percorrere la Siena / Bettole in direzione di Bettole e uscire a Sinalunga. Seguire poi le indicazioni per Torrita di Siena. Giunti a Torrita, seguire le indicazioni per Montepulciano.
In treno:
La Stazione più vicina è quella di Chiusi e si trova a mezz'ora da Montepulciano. Da Chiusi partono treni da e per Firenze e Roma.
In bus:
Gli autobus, in partenza da Piazza Pietro Nenni, collegano Montepulciano con molte altre città toscane: Siena (4 corse al giorno tranne la domenica), Pienza (8 corse al giorno) e Chiusi (corse ogni ora).
L’affresco raffigurante la Madonna col Bambino e San Francesco, oggi collocato sull’altare maggiore della chiesa, è attribuito al Maestro di Badia a Isola, un artista senese attivo tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il 23 aprile 1518, giorno dedicato a San Giorgio, avvenne il primo evento miracoloso legato a questa sacra immagine mariana: si tramanda che due fantesche, Antilia e Camilla, insieme a un pastore di nome Toto, videro questa Madonna aprire e chiudere gli occhi come se fosse viva. A questo miracolo ne seguirono altri: i ciechi riacquistavano la vista, i sordi recuperavano l’udito, gli ossessi venivano liberati dal demonio. Fu così che il 28 aprile del 1518 si deliberò di dare avvio alla costruzione chiesa.
L’unica parete corredata di numerosi elementi decorativi all'interno della chiesa è quella corrispondente all’altare maggiore con il grande dossale marmoreo terminato nel 1584, nel quale si inserisce l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino e San Francesco, unico elemento sopravvissuto alla precedente chiesa. Nelle nicchie che si aprono a sinistra e a destra dell’immagine miracolosa, si collocano statue di Santi scolpite in marmo di Carrara. Le sculture raffigurano San Giovanni Battista, patrono della città riconoscibile per la veste di pelle di cammello e l’agnello ai piedi, Santa Caterina da Siena, che mostra il giglio e il Crocifisso, Sant’Agnese Segni e San Giorgio che sconfigge il drago, simbolo del male.