Narnia, meglio conosciuta come Narni, costituisce da sempre uno snodo centrale sulla Via Flaminia. Giunto nel suo incantevole Centro Storico, alza gli occhi per ammirare la Rocca di Albornoz che sorge imponente fra la natura incontrastata. Nel cuore dell’antica città, nel terziere di Fraporta, sorge invece palazzo Eroli, attuale sede dell’omonimo Museo.
Il biglietto è comprensivo di Audioguida ed è valido per tutto il giorno.
La Rocca fu fatta costruire dal Cardinale Egidio Albornoz nel 1367 su un dislivello di 332 mt. in una posizione molto favorevole per difendersi dagli attacchi militari. Nel 1378 si conclusero i lavori e il Cardinale Philippe d’Alençon partecip&ogr... leggi di più
La Rocca fu fatta costruire dal Cardinale Egidio Albornoz nel 1367 su un dislivello di 332 mt. in una posizione molto favorevole per difendersi dagli attacchi militari. Nel 1378 si conclusero i lavori e il Cardinale Philippe d’Alençon partecipò all’inaugurazione. Nel 1395 fu conquistata da Pandolfo Malatesta per poi tornare nelle mani del Papa. Venne concessa quindi in giurisdizione ad Andrea Tomacelli, fratello di Bonifacio IX. Nel 1417 Braccio Fortebraccio occupò Narni e la Rocca di Albornoz. Pochi anni dopo quest’ultima tornò di nuovo al Pontefice Martino V e alla sua nobile famiglia, i Colonna. La Rocca albornoziana subì molti assedi nel corso del tempo, tra cui quello nel 1527 ad opera dei Lanzichenecchi: dopo una prima vittoria da parte dei Narnesi, essi ebbero la meglio, entrarono nella città e la distrussero. Fra le figure più importanti che sono state ospitate alla Rocca ricordiamo il cardinale Duranti Durante, l’arcivescovo e astronomo Alessandro Piccolomini e il conte Francesco Cenci, che soggiornò qui come prigioniero. Nel 1798 il generale Berthier guidò un esercito di 14000 soldati francesi contro la Rocca, ma è solo nel 1860 che quest’ultima viene conquistata dal generale Luigi Masi della Brigata Umbria e ceduta al Regno d’Italia. Agli inizi del 1900 un principe russo si impadronì della Rocca fino al 1972.
Il Museo di Palazzo Eroli è diviso in due sezioni. Nella prima troviamo reperti e resti fossili che partono dalla preistoria e ci accompagnano fino al medioevo. Qui viene delineata anche la vita del famoso capitano di ventura Gattamelata, ovvero Erasmo da Narni. La seconda parte, invece, è una pinacoteca al cui interno possiamo ammirare opere di artisti locali che vanno dal XIV al XVIII secolo come l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli e l’Incoronazione della Vergine di Domenico Ghirlandaio, commissionate dal Cardinale Berardo Eroli. Infine, è presente una sala interamente dedicata alla donazione fatta al Comune di Narni negli Anni ‘30 dal collezionista Edoardo Martinori, amante dell'Oriente. Fra le moltissime cose che riportò dai suoi viaggi, anche una mummia e un sarcofago ligneo riccamente decorato.
ROCCA ALBORNOZ:
PALAZZO EROLI:
chiusi il 24 e il 25 dicembre - ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura