Il Duomo è senza dubbio fra i monumenti più significativi di San Gimignano. Le pareti della chiesa, a pianta basilicale, sono interamente coperte da affreschi che raccontano le Storie del Nuovo e del Vecchio Testamento dipinte da illustri pittori della scuola senese del XIV secolo. Nella piazza si trovano anche il Palazzo Comunale e la Torre Grossa che, per la loro eccezionalità nel panorama storico-artistico europeo, costituiscono, insieme al Duomo, il fulcro dal quale si diparte ogni itinerario. Completano il percorso la visita al Museo Archeologico, alla Spezieria di Santa Fina e alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea presenti nel complesso museale dell'ex Conservatorio di Santa Chiara.
Il biglietto è valido tutto il giorno negli orari di apertura.
Nel Duomo è possibile ammirare un gioiello del Rinascimento, la Cappella di Santa Fina, ove hanno lavorato insieme tre artisti fiorentini di grande fama: un architetto, Giuliano da Maiano; uno scultore, Benedetto da Maiano e un pittore,... leggi di più
Nel Duomo è possibile ammirare un gioiello del Rinascimento, la Cappella di Santa Fina, ove hanno lavorato insieme tre artisti fiorentini di grande fama: un architetto, Giuliano da Maiano; uno scultore, Benedetto da Maiano e un pittore, Domenico Ghirlandaio. Tale capolavoro è dedicato alla Santa più cara a San Gimignano la quale, colpita giovinetta da una grave malattia, volle giacere per il resto dei suoi giorni su una tavola di legno che, al momento della sua morte, fiorì di viole gialle. Ogni anno a marzo le viole di Santa Fina fioriscono rigogliose in mezzo alle dure pietre delle torri che costituiscono il celebre profilo della città medievale.
Nel Palazzo Comunale si possono ammirare importanti cicli pittorici come quello di ispirazione cavalleresca nella celebre Sala di Dante, così chiamata per aver visto la presenza del grande poeta e dove Lippo Memmi, nel 1317, dipingerà la Maestà.
Nella Pinacoteca Civica sono custoditi capolavori della scuola senese e fiorentina, fra i quali si ricordano i due grandi tondi raffiguranti l’Annunciazione ed eseguiti da Filippino Lippi, la grande pala con la Madonna Assunta e Santi del Pinturicchio e le eleganti opere del fiorentino Benozzo Gozzoli. Nel Museo è presente anche il busto in marmo dipinto di Santa Fina, realizzato in perfetto stile rinascimentale dallo scultore Pietro Torrigiano. Salendo la Torre Grossa, la più alta della città, oltre che dal panorama saremo stupiti da un’eccezionale serie di affreschi trecenteschi di argomento amoroso.
Nell’itinerario si inserisce anche la chiesa medievale di San Lorenzo in Ponte interamente decorata da un ciclo di affreschi raffiguranti la vita ultraterrena attraverso suggestivi dettagli dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso.
nascondiDuomo di San Gimignano (dal 1° novembre 2023 al 31 marzo 2024):
GLI ORARI POSSONO VARIARE ANCHE IMPROVVISAMENTE PER ATTIVITA’ LEGATE ALLA LITURGIA
Musei Civici (dal 1° novembre 2023 al 31 marzo 2024):
Chiusi il 25 dicembre
In Auto da Nord:
Autostrada A1 Milano-Roma direzione sud - Uscita Firenze Impruneta. Dall'uscita, prendere la Superstrada Firenze-Siena fino all'uscita Poggibonsi Nord e seguire le indicazioni stradali per San Gimignano (circa 11 Km.).
In Auto da Sud:
Autostrada A1 Roma-Milano direzione nord - Uscita Valdichiana. Dall'uscita, seguire le indicazioni per Siena. A Siena entrare nel Raccordo Autostradale direzione Firenze - Uscita Poggibonsi Nord e seguire le indicazioni stradali per San Gimignano (circa 11 Km.).
La Cappella di Santa Fina costituisce un capolavoro dell’arte italiana poiché vi hanno lavorato insieme tre grandi artisti fiorentini del Rinascimento: Giuliano da Maiano, Benedetto da Maiano e Domenico Ghirlandaio. La cappella si presenta in perfetto stile quattrocentesco con eleganti partiture che formano armoniche geometrie. La decorazione architettonica appartiene allo scultore Benedetto da Maiano, che utilizzò una mirabile invenzione per rendere più spettacolare l’ambiente, ovvero finse due tende aperte e arrotolate che lasciano vedere il sottostante altare. Sotto l’altare, che funge anche da tomba monumentale, sono custodite in un’urna di vetro le spoglie di Santa Fina, la santa più cara a San Gimignano. Nata nel 1238 da due nobili decaduti della cittadina, mori a soli 15 anni nel 1253. Colpita a dieci anni da una grave malattia che la immobilizzò, accettò la sofferenza per amore di Cristo e volle giacere su una tavola di legno per rivivere la Passione di Gesù sul legno della Croce. Al momento della sua morte, annunciatale da San Gregorio Magno al quale era particolarmente devota, la tavola fiorì di viole gialle, da quel momento conosciute a San Gimignano come le viole di Santa Fina.