Borgata collegata alla città da un antico ponte in pietra fin dall’epoca romana, nel corso dei secoli l’Oltretorrente ha accolto strutture ospedaliere, accampamenti militari, conventi ed abitanti di diverse provenienze geografiche. Questo quartiere è forse il luogo più bohemien della città di Parma con il Giardino Ducale e le Chiese farnesiane, senza dimenticare l’Ospedale Vecchio, le Torri dei Paolotti e la Chiesa di Santa Croce di antiche origini romaniche sorta lungo il percorso della Via Francigena.
Visita garantita con un minimo di 4 ingressi interi.
Il biglietto è valido per tutto il giorno negli orari di apertura.
Il nostro itinerario ha inizio dal celebre ponte di pietra risalente all’età augustea e, oltrepassato il torrente Parma, si snoda nell’area del Co’ di Ponte alla scoperta delle vicende che portarono alla formazione del quartiere medievale:&... leggi di più
Il nostro itinerario ha inizio dal celebre ponte di pietra risalente all’età augustea e, oltrepassato il torrente Parma, si snoda nell’area del Co’ di Ponte alla scoperta delle vicende che portarono alla formazione del quartiere medievale: dall’esondazione del torrente alla nascita dell’Ospedale di Rodolfo Tanzi. Conosceremo i personaggi che animarono l’antico quartiere medievale, teatro di fermenti religiosi, inquietudini sociali e sperimentazioni politiche. Scopriremo le storie di Giovanni Barisello e di Benvenuto Asdente, la cui fama oltrepassò le mura cittadine tanto da essere ricordato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Ammireremo i gioielli architettonici di epoca farnesiana e gli importanti interventi edilizi ed urbanistici di epoca otto e novecentesca. Visiteremo la SS. Annunziata, “il Duomo dell’Oltretorrente”, cuore pulsante della carità, con l’annesso convento dei Frati Francescani Minori e il chiostro, luoghi che ancora oggi parlano della vita e dell’opera di Padre Lino Maupas. Scopriremo la storia dell’Ospedale Vecchio, uno dei complessi monumentali più importanti della città, nonché l’edificio simbolo della storia ospedaliera della città e dei servizi umanitari dispensati per secoli. Ospedale cittadino dal XV secolo al 1926, esso ha rappresentato nel dossier di Parma 2020 il progetto pilota da cui scaturiva il senso della gran parte dei progetti che hanno portato Parma ad essere Capitale italiana della Cultura.
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